domenica 1 aprile 2007

Filosofia


Filosofia ('philo-sophìa'): letteralmente "stare dalla parte della conoscenza". Il termine "conoscenza" deriva da sophos, "sapiente", che richiama l'aggettivo saphes ("chiaro", "manifesto", "evidente", "vero"). Philo è prefisso che indica lo "stare dalla parte di", "aver cura di", ecc.

La filosofia è quel luogo della conoscenza in cui il sapere trova come unico referente l'intelletto, la ragione e le sue leggi. E' a motivo di questa idea, che costituisce una novità assoluta all'epoca della sua apparizione, che l'uomo decide di indagare il mondo con il solo aiuto delle proprie capacità cognitive. L'apparizione del metodo filosofico significa l'allontanamento dal mito, allontanamento dalla spiegazione del mondo fornito dalle credenze popolari e dalle tradizioni religiose.



domenica 25 marzo 2007

Naranjo e l'enneagramma

Quanti tipi di carattere esistono?

“E’ solare , ha così un buon carattere” oppure “ha un caratteraccio è insopportabile”. Spesso si sente parlare di carattere. Lo si riconosce in se stessi e negli altri come un segno distintivo che caratterizza la persona e la contraddistingue. Ma quanti tipi di carattere esistono? Secondo la teoria dell’eneagramma, una mappa della personalità rappresentata con una stella a nove punte, esistono solo nove personalità di base.Ognuna dominata da una passione prevalente, ossia da una serie di modalità standard con cui si tende a reagire alle situazioni, a quello che succede. C’è chi per un nonnulla se la prende e risponde alle sollecitazioni con rabbia, chi ha paura degli altri e tende a chiudersi in sé, chi affronta in modo baldanzoso e a volte sfrontato i rapporti sociali.



Sono così: il carattere non cambia.

“E’ il mio carattere non ci posso far niente” diciamo spesso o ci sentiamo dire.
In realtà-sostengono gli psicologi della scuola della Gestalt, che hanno formulato la teoria dell’enneagramma , ciò vuol dire accettare di essere vittime di se stessi. Il carattere può diventare una gabbia, una corazza dietro cui ci si difende dall’esterno. Un insieme di reazioni automatiche che abbiamo appreso da piccoli e di cui da adulti si è poco consapevoli. Che oltre tutto impediscono al meglio di sé di emergere. Scoprire invece a quale tipo di carattere si appartiene può aiutare a non diventarne schiavi, a valorizzarne le caratteristiche positive e a minimizzare i difetti.

Il carattere non è un’eredità del destino,continuano gli esperti, è solo un vestito che ci siamo messi e che spesso ci sta stretto.

Ma volendo lo possiamo cambiare o almeno migliorare. E ciò si può fare conoscendosi più in profondità.

“La verità rende liberi” diceva il mistico russo Gurdjef. Soprattutto la verità su di sé.

L’inferno delle passioni

Dicevamo che la teoria dell’enneagramma è stata elaborata in epoca recente dalla scuola psicologica della Gestalt. Sulla base però di insegnamenti esoterici antichissimi che sono stati rielaborati dallo psicoterapeuta cileno Claudio Naranjo. Di questi insegnamenti sembra sia venuto a conoscenza anche Dante. Infatti nei sette gironi dell’inferno della Divina Commedia ogni dannato sconta la pena per l’emozione o peccato capitale che per tutta la vita ha accecato il suo spirito (la rabbia, la gola , la lussuria ecc).

Gli enneatipi ( i nove tipi di carattere)

Vediamo quali sono le nove tipiche personalità che hanno scoperto gli inventori dell’enneagramma, qual è la passione dominante di ognuna e i consigli ad hoc per ciascun tipo.

Tipo uno: il moralista

E’ il tipo che si sente depositario della verità . Quello che lui o lei sostiene è vangelo, come se avesse un filo diretto con il padre eterno.Perciò è un perfezionista, non sopporta quello che secondo i suoi principi va “storto”, condanna chi non rispetta le regole e le consuetudini. E’portato alle prediche, per cui preferibilmente di mestiere fa l’educatore, il professore, il prete, ma gli viene bene anche il ruolo di padre o madre di famiglia rigido e inflessibile. Viene considerato un carattere ossessivo, cioè ripetitivo, con idee fisse. Ha la mania dell’ordine: è pignolo e schizzinoso

Passione dominante: la rabbia
Si adira, anche con se stesso, quando tutto non funziona come vorrebbe. A volte nasconde il suo carattere irascibile e si sforza di essere gentile e amabile, soprattutto nei confronti dei superiori e dell’autorità.

Se sei un tipo uno
Lavora sulle tue rigidità,impara ad apprezzare anche le imperfezioni, gli imprevisti, le diversità. Il mondo è bello perché è vario!

Tipo due: il megalomane

E’ la persona a cui piace esibirsi e giocare il ruolo della prima donna. E siccome è un istrione, un attore nato, finisce per trovare un pubblico che lo fa sentire importante. Le donne di questo tipo sono solitamentre civette e capricciose, amano farsi corteggiare. Ma anche gli uomini sono teatrali e si pavoneggiano, spesso sono abili parlatori e incantano gli altri con la loro dialettica.

Passione dominante: la superbia
Il tipo due ha sempre bisogno di conquistare la stima degli altri, è estremamente seduttivo perché il compito che si prefigge è quello di piacere. E’ tendenzialmente infedele, poichè un solo legame gli produce un senso di insoddisfazione.
Se sei un tipo due
Dai spazio anche agli altri, come protagonisti, sul palcoscenico della tua vita.

Tipo tre: l’ambizioso

E’ il tipo iperattivo, che nella vita mira al successo perché è innamorato dell’immagine che gli altri hanno di lui. Probabilmente i tipi tre sono numerosi tra le star dello spettacolo o tra chi ha fatto o si propone di far carriera.La sua vita è programmata dalla mattina alla sera nella direzione dell’azione e della competitività.Nei rapporti umani il tre spesso si chiede quale utilità pratica, di “guadagno” può avere nel rapporto.

Passione dominante: la vanità
Il tipo tre è un narcisista a cui piace far colpo :le donne sono riconoscibili dagli abiti provocanti, il trucco appariscente e i tacchi a spillo, gli uomini si atteggiano a machi e con le compagne fanno i duri.

Se sei un tipo tre
Concediti delle pause di calma e tranquillità nella tua giornata super-programmata.
Rifletti: il successo ti darà la felicità?

Tipo quattro: l’invidioso

Ritiene con amarezza che le persone che lo circondano siano migliori di lui,abbiano avuto più successi professionali o nella vita privata.Ha un concetto scadente di sé al contrario del tipo tre. Si sente il “ brutto anatroccolo” in molte situazioni, non all’altezza delle aspettative proprie o altrui. E’ un tipo lamentoso,con una grande tendenza alla depressione.Perchè inconsciamente è convinto che nella vita si debba soffrire. E che chi maggiormente soffre e si lagna più merita la considerazione e l’interessamento degli altri.

Passione dominante: l’invidia
Il tipo quattro ha la tendenza a sentirsi inferiore, per esempio nei confronti delle persone che possiedono di più o di coloro che stanno più in alto nella scala sociale. Da ciò nasce l’immagine negativa della propria condizione e l’invidia per i più forti e capaci.Ma anche per compensazione l’attitudine a prendersi cura di chi è più debole, ad essere premuroso e gentile.

Se sei un tipo quattro
Cerca di sforzarti di vedere il lato positivo delle situazioni, il famoso “bicchiere mezzo pieno” e di valorizzare quello che sei e che hai.

Tipo cinque: il solitario

Pensa che non ci si può aspettare niente dagli altri e che si sta così bene da soli. E’ il single per eccellenza, chi ha strutturato tutta la sua vita solo per rispondere ai propri bisogni, la cui esistenza gira intorno a un solo fulcro: se stesso.
Non si deve pensare però che queste persone siano rigide o aride di sentimenti. Spesso sono al contrario molto sensibili, ma sono stati feriti sin dall’inizio, da bambini, nei rapporti affettivi.

Passione dominante: l’avarizia.
Non si deve intendere tanto come un’avarizia dal lato economico. Ma piuttosto come una scarsa propensione a dare qualcosa al prossimo, in termini di disponibilità di tempo, energie , affetto. Il tipo cinque, come dicevamo sopra, è concentrato su di sè , non disperde le proprie risorse per gli altri, perché gli sembra uno spreco.Appare come un solitario e un misantropo.
Se sei un tipo cinque
Considera che l’uomo è un animale sociale e che solo confrontandosi con gli altri ci si evolve e si cresce.

Tipo sei : il sospettoso

E’ una persona che sta spesso sulla difensiva, è guardingo e sospettoso. Non ama la solitudine come il tipo cinque anzi gli piacerebbe avere più rapporti sociali, stare in compagnia. Ma teme gli altri, ha sempre l’impresssione che ce l’abbiano con lui o che possano danneggiarlo. Non si fida e non crede a quello che gli si dice, pensa che le intenzioni per cui gli altri si comportano in un certo modo possano essere diverse da quelle espresse.

Passione dominante: la paura.
Il sei si sente intimorito da tutto e da tutti, spesso minacciato anche senza motivo,vive nell’insicurezza, ha manie di persecuzione.

Se sei un tipo sei
Cerca dei “puntelli” per la tua insicurezza. Possono essere amici fidati, un partner sincero e rassicurante, un ambiente di lavoro e di vita tranquillo e confortevole.

Tipo sette: il gaudente

E’ chi ha la tendenza a manipolare gli altri, persuadendoli con la parola. Anche perché ci sa fare: in quanto sviluppa una buona parlantina.
Spesso sceglie la professione del venditore, del commerciante, qualche volta è un ciarlatano, dà a intendere di sapere e valere di più di quello che realmente sa o vale. La sua caratteristica dominante è comunque l’astuzia. Si crede una persona speciale a cui spettano privilegi e diritti straordinari.

Passione dominante: l’ingordigia
Il tipo sette non è mai sazio di cose, situazioni, persone nuove.Inoltre è un edonista, cioè ricerca il piacere ad ogni costo. Così spesso diventa irrequieto, perché si annoia con facilità e ha un continuo bisogno di novità.

Se sei un tipo sette
Lavora sulla tua irrequietezza. Impara a centellinare cioè a gustare con calma i piaceri della vita. L’indigestione fa solo venire il mal di testa!

Tipo otto: Il dittatore

E’ la persona a cui piace comandare, sentirsi il dominatore delle situazioni anche usando la forza e l’aggressività.Molto più frequente tra gli uomini che tra le donne questo tipo di carattere presenta anche degli aspetti di scarsa sensibilità e a volte di sadismo, del piacere di sottomettere e di far soffrire. Spesso il suo comportamento è freddo e arrogante: Hitler era sicuramente un tipo otto.

Passione dominante: la lussuria
E’ la passione sessuale. Ma in senso lato può essere intesa come la passione per l’eccesso: la droga, l’alta velocità, la musica a tutto volume: Il tipo otto infatti è di solito vigoroso, energico, gli piace la trasgressione, non porsi limiti,condurre una “vita spericolata”.

Se sei un tipo otto
Addestrati all’umiltà e alla tolleranza. Rifletti: si è veramente vincenti nella vita più con l’amore che con la forza.

Tipo nove: il buontempone

E’ la persona gioviale , il compagnone, a cui tutti vogliono bene perché spesso antepone i bisogni degli altri a quelli propri.E’ sempre allegro e sorridente, ama la buona tavola , è ricercato in compagnia.Pur di essere accettato e di affrontare al meglio le situazioni si dimentica di sé e fa di tutto per adattarsi alle esigenze altrui.

Passione dominante: la pigrizia
Socievole e amabile è il tipo nove ma tendenzialmente superficiale, poco incline all’analisi interiore. Piuttosto che avere a che fare in modo profondo con sé preferisce compiacere chi gli sta attorno.La pigrizia e una sostanziale tendenza alla passività sono i suoi lati deboli.

Se sei un tipo nove
Fai un corso di meditazione, stai più concentrato su di te: “ Conosci te stesso” è un monito che dalla notte dei tempi è arrivato fino a noi e naturalmente è sempre valido.

Tu come sei ?FAI IL TEST QUI





Antroposofia

L’Antroposofia è un percorso di conoscenza, che guida lo spirito nell’uomo verso lo spirito dell’universo. Nasce negli individui come un bisogno del cuore e del sentimento e trova giustificazione in quanto tentativo di soddisfare un’esigenza interiore. Può essere compresa solo da coloro che vi trovano quello che loro stessi sentono il bisogno di scoprire. Per cui, antroposofi sono quelli che sentono un bisogno essenziale di vita, certi interrogativi sulla natura umana e sull’universo, proprio come uno sente la fame e la sete. – Rudolf Steiner, Pensieri Principali di Antroposofia, 1904.

sabato 24 marzo 2007

Anima e scenza

In fase di costruzione

Iridologia

PRINCIPI TEORICI
Esiste uno stretto rapporto fra l’occhio ed il sistema cerebrale e nervoso.Il cervello invia all’occhio le sensazioni ricevute dalle cellule che in caso di anomalie si evidenziano sull’iride sotto forma di macchie, fessure, striature, linee

Punti, rilievi, anelli di varia densità e pigmentazione.In relazione alle zone dell’iride in cui sono localizate è possibile scoprire quale organo o uale funzione del corpo risultano alterati, il carico tossinico presente, le carenze minerali ed energetiche.L’esame iridologico può essere eseguito dopo i sette anni di età.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE
L'iridologia è una tecnica di diagnosi.


Cromopuntura

Il concetto dell’utilizzo del colore a scopo terapeutico è antichissimo, infatti Assiri, Babilonesi, Cinesi, Egizi ben conoscevano i colori, che usavano largamente per tutto quanto li circondava.

Il colore ha sempre creato stupore e meraviglia per le sue mille sfaccettature, dipendenti dall’utilizzo di terre, foglie, fiori e radici. Anticamente i tessuti di cotone, lana, iuta, canapa erano colorati con sistemi semplici, poco duraturi e si usava dipingere molte volte lo stesso tessuto. L’abbigliamento si consumava lentamente con l’invecchiamento della persona stessa: serviva a riequilibrare le energie, a non eliminare qualcosa che era stato costruito con amore ed a preservare un bene tanto duramente guadagnato. Le donne creavano vestiti che la famiglia indossava, impregnati dell’energia di colei che li aveva cuciti congiuntamente all’energia delle erbe usate per la colorazione.

Gli Atlas (AtlantiDEI e LOREM è l’ultima donna della sua genia vivente nella materia: qui non è questione di superbia, ma di consapevolezza del CHI SI E’ COSMICO!), anche nelle reincarnazioni recenti come Sufi e Sciiti, usavano far dipingere le loro vesti, utilizzando fiori pestati ore ed ore, per estrarne gli oli essenziali ed avere un prodotto altamente energetico (il nostro delicatissimo corpo necessitava della potente energia del colore che riusciva a cambiarci l’umore. Ad es. il bianco era il simbolo della purezza e della elevata spiritualità, il rosso delfuoco e dell’ardore sessuale, il giallo del furore, il viola della morte, etc...).

Anche in Cina, dove LOREM stessa studiava le reazioni del corpo all’infissione di piccoli aghi di osso, si sapeva che le sollecitazioni cutanee inducevano le cellule celebrali a visualizzare i colori; poco si conosceva delle relazioni con i colori fisici, nelle frequenze indispensabili alla cellula, ed i colori provenienti dal mondo della natura, però, nel tempo, si comprese l’utilità di coadiuvare le terapie di agopuntura con l’uso di erbe con i contenuti dei colori che si visualizzavano nel cervello.

Le terapie di cromopuntura traggono origine dal concetto che le cellule vibrano emettendo delle onde. La cellula si muove ad una velocità variabile da 320 a 780 trilioni di oscillazioni al secondo, le stesse vibrazioni della luce che, attraversando un prisma, si scinde in onde colorate. Le bande d’onda Alfa, Beta, Teta e Delta hanno bassissima potenza ed altissima frequenza, sono invisibili all’occhio umano, ma indispensabili al messaggio cellulare.

Le funzioni energetiche cellulari sono quindi determinate da un ritmo ondulatorio ed oscillatorio collegabile alle onde elettromagnetiche della luce. Nelle terapie di cromopuntura si usa una speciale penna in cui si inserisce un vetro a punta colorata. La luce colorata fuoriesce dalla punta della penna sotto forma di un piccolo cono luminoso, appoggiato sulla pelle su un punto specifico.

I colori di base sono sette: giallo, arancione, rosso, verde, turchese, blu, viola più quattro colori eterici.

Nella cromopuntura non vengono utilizzati solo i punti classici della medicina cinese, ma molti altri punti scoperti da alcuni ricercatori internazionali. Viene inoltre usata un’apparecchiatura che emette tre punti di luce su cui si inseriscono differenti vetri colorati.



Idroterapia

In fase di costruzione