sabato 24 marzo 2007

Cromopuntura

Il concetto dell’utilizzo del colore a scopo terapeutico è antichissimo, infatti Assiri, Babilonesi, Cinesi, Egizi ben conoscevano i colori, che usavano largamente per tutto quanto li circondava.

Il colore ha sempre creato stupore e meraviglia per le sue mille sfaccettature, dipendenti dall’utilizzo di terre, foglie, fiori e radici. Anticamente i tessuti di cotone, lana, iuta, canapa erano colorati con sistemi semplici, poco duraturi e si usava dipingere molte volte lo stesso tessuto. L’abbigliamento si consumava lentamente con l’invecchiamento della persona stessa: serviva a riequilibrare le energie, a non eliminare qualcosa che era stato costruito con amore ed a preservare un bene tanto duramente guadagnato. Le donne creavano vestiti che la famiglia indossava, impregnati dell’energia di colei che li aveva cuciti congiuntamente all’energia delle erbe usate per la colorazione.

Gli Atlas (AtlantiDEI e LOREM è l’ultima donna della sua genia vivente nella materia: qui non è questione di superbia, ma di consapevolezza del CHI SI E’ COSMICO!), anche nelle reincarnazioni recenti come Sufi e Sciiti, usavano far dipingere le loro vesti, utilizzando fiori pestati ore ed ore, per estrarne gli oli essenziali ed avere un prodotto altamente energetico (il nostro delicatissimo corpo necessitava della potente energia del colore che riusciva a cambiarci l’umore. Ad es. il bianco era il simbolo della purezza e della elevata spiritualità, il rosso delfuoco e dell’ardore sessuale, il giallo del furore, il viola della morte, etc...).

Anche in Cina, dove LOREM stessa studiava le reazioni del corpo all’infissione di piccoli aghi di osso, si sapeva che le sollecitazioni cutanee inducevano le cellule celebrali a visualizzare i colori; poco si conosceva delle relazioni con i colori fisici, nelle frequenze indispensabili alla cellula, ed i colori provenienti dal mondo della natura, però, nel tempo, si comprese l’utilità di coadiuvare le terapie di agopuntura con l’uso di erbe con i contenuti dei colori che si visualizzavano nel cervello.

Le terapie di cromopuntura traggono origine dal concetto che le cellule vibrano emettendo delle onde. La cellula si muove ad una velocità variabile da 320 a 780 trilioni di oscillazioni al secondo, le stesse vibrazioni della luce che, attraversando un prisma, si scinde in onde colorate. Le bande d’onda Alfa, Beta, Teta e Delta hanno bassissima potenza ed altissima frequenza, sono invisibili all’occhio umano, ma indispensabili al messaggio cellulare.

Le funzioni energetiche cellulari sono quindi determinate da un ritmo ondulatorio ed oscillatorio collegabile alle onde elettromagnetiche della luce. Nelle terapie di cromopuntura si usa una speciale penna in cui si inserisce un vetro a punta colorata. La luce colorata fuoriesce dalla punta della penna sotto forma di un piccolo cono luminoso, appoggiato sulla pelle su un punto specifico.

I colori di base sono sette: giallo, arancione, rosso, verde, turchese, blu, viola più quattro colori eterici.

Nella cromopuntura non vengono utilizzati solo i punti classici della medicina cinese, ma molti altri punti scoperti da alcuni ricercatori internazionali. Viene inoltre usata un’apparecchiatura che emette tre punti di luce su cui si inseriscono differenti vetri colorati.



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